Oddio, fa strano scrivere di me in questo modo, ma facciamolo.
1996
Vengo al mondo in un'umile famiglia, la classica situazione da genitori divorziati e mentalità stakanovista.
Terzo di tre fratelli, il maggiore decide il mio nome, da qui in poi potete chiamarmi Nicola.
2009
Intorno ai 13 anni mi avvicino al mondo del writing ma la chiudo in pochi anni con scarsi risultati (ed un paio di segnalazioni).
Cosi capisco che forse devo cambiare strada, forse devo studiare e farmela finita con queste pagliacciate, allora con le classiche frasi da "dove pensi di andare?" in casa mi iscrivo all'ITIS, sezione Trasporti e Logistica.
2014
Bene dai, sono sopravvissuto. I giorni passano e sempre più mi avvicino al mondo dei tatuaggi tramite qualche rivista comprata in edicola e qualche sporadico video su YouTube.
I miei compagni di classe mi regalano il mio primo tatuaggio perché sanno quanto ci tengo e quanto non avrei potuto farlo vista la mia condizione economica del periodo.
Da lì mio primo (secondo ndr.) ingresso in studio, e primo schiaffo morale.
Il tatuatore vede il disegno che con cura preparavo da un mese e mi dice: "Così fa cagare, te lo rifaccio".
Ok, panico misto rabbia.
Adesso ti dimostro che so farlo.
Disegno e ridisegno i stessi flash Traditional per mesi, fino a conoscere e comprendere ogni singola linea che tracciavo.
2016
Prima esperienza in uno studio, situazione tragica devo dire.
Sopravvivo ad un anno di gavetta misto sfruttamento e per problemi famigliari mi ritrovo a mollare tutto e chiudere partita IVA per trovare un lavoro "tradizionale" e lasciar perdere tutto.
2018
La macchinetta è sempre lì ad accompagnarmi e qualche amico insiste per farsi tatuare.
La situazione va avanti, conosco sempre piu professionisti del settore ottenendo il rispetto da parte di tutti, o quasi.
Continuo a lavorare come barista nel frattempo, i problemi famigliari iniziano a scremarsi e vedo un po' di luce.
2020
Alcuni amici iniziano a stufarsi di vedermi in questa situazione di stallo e mi spronano ad iscrivermi al Corso di Tatuaggi e Piercing.
Pago l'iscrizione e boom, ce n'è di coviddi.
Tra DAD, lavoro e lezioni in presenza riesco a concludere il corso, pena una dorsalgia che ancora porto con me, ma va bene così.
Continuo a vedere il rispetto da parte di tutti, ma molte di quelle attenzioni iniziali si trasformano in "eh dai casomai vediamo".
2022
Mi scrive Federico, mi dice: "Dove tatui?"
Ci vediamo al Giuliani e ne parliamo.
Conosco gli altri ragazzi (ormai famiglia ndr.) dello studio, mi sento a casa.
Ho 1000€ in tasca e ho bisogno di 1000€ per partire.
Faccio la scelta, azzero il conto e me la rischio.
è andata bene.
1996
Vengo al mondo in un'umile famiglia, la classica situazione da genitori divorziati e mentalità stakanovista.
Terzo di tre fratelli, il maggiore decide il mio nome, da qui in poi potete chiamarmi Nicola.
2009
Intorno ai 13 anni mi avvicino al mondo del writing ma la chiudo in pochi anni con scarsi risultati (ed un paio di segnalazioni).
Cosi capisco che forse devo cambiare strada, forse devo studiare e farmela finita con queste pagliacciate, allora con le classiche frasi da "dove pensi di andare?" in casa mi iscrivo all'ITIS, sezione Trasporti e Logistica.
2014
Bene dai, sono sopravvissuto. I giorni passano e sempre più mi avvicino al mondo dei tatuaggi tramite qualche rivista comprata in edicola e qualche sporadico video su YouTube.
I miei compagni di classe mi regalano il mio primo tatuaggio perché sanno quanto ci tengo e quanto non avrei potuto farlo vista la mia condizione economica del periodo.
Da lì mio primo (secondo ndr.) ingresso in studio, e primo schiaffo morale.
Il tatuatore vede il disegno che con cura preparavo da un mese e mi dice: "Così fa cagare, te lo rifaccio".
Ok, panico misto rabbia.
Adesso ti dimostro che so farlo.
Disegno e ridisegno i stessi flash Traditional per mesi, fino a conoscere e comprendere ogni singola linea che tracciavo.
2016
Prima esperienza in uno studio, situazione tragica devo dire.
Sopravvivo ad un anno di gavetta misto sfruttamento e per problemi famigliari mi ritrovo a mollare tutto e chiudere partita IVA per trovare un lavoro "tradizionale" e lasciar perdere tutto.
2018
La macchinetta è sempre lì ad accompagnarmi e qualche amico insiste per farsi tatuare.
La situazione va avanti, conosco sempre piu professionisti del settore ottenendo il rispetto da parte di tutti, o quasi.
Continuo a lavorare come barista nel frattempo, i problemi famigliari iniziano a scremarsi e vedo un po' di luce.
2020
Alcuni amici iniziano a stufarsi di vedermi in questa situazione di stallo e mi spronano ad iscrivermi al Corso di Tatuaggi e Piercing.
Pago l'iscrizione e boom, ce n'è di coviddi.
Tra DAD, lavoro e lezioni in presenza riesco a concludere il corso, pena una dorsalgia che ancora porto con me, ma va bene così.
Continuo a vedere il rispetto da parte di tutti, ma molte di quelle attenzioni iniziali si trasformano in "eh dai casomai vediamo".
2022
Mi scrive Federico, mi dice: "Dove tatui?"
Ci vediamo al Giuliani e ne parliamo.
Conosco gli altri ragazzi (ormai famiglia ndr.) dello studio, mi sento a casa.
Ho 1000€ in tasca e ho bisogno di 1000€ per partire.
Faccio la scelta, azzero il conto e me la rischio.
è andata bene.
2024
Vivo il tatuaggio in maniera tossica, per l'ennesima volta. Nel frattempo muore mio fratello. Decido di lasciare il Violet Studio (dopo 2 anni intensi) e di prendermi del tempo per seguire nuovi progetti. Durante questa pausa tatuo solo come ospite in altri studi in giro per l'Italia, per poter studiare e crescere ancora. Aspetto di vedere cosa mi riserva il futuro.
Vivo il tatuaggio in maniera tossica, per l'ennesima volta. Nel frattempo muore mio fratello. Decido di lasciare il Violet Studio (dopo 2 anni intensi) e di prendermi del tempo per seguire nuovi progetti. Durante questa pausa tatuo solo come ospite in altri studi in giro per l'Italia, per poter studiare e crescere ancora. Aspetto di vedere cosa mi riserva il futuro.


